La cannabis light può aiutare in caso di disturbi alimentari. Scopriamo di più con Weedy Point
Diversi studi sugli effetti benefici della cannabis per i disturbi alimentari hanno dimostrato l’effettiva capacità di questa pianta.
Secondo l’AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell’alimentazione e del Peso), i disturbi alimentari sono dei comportamenti legati all’alimentazione che provocano un alterato consumo di cibo, danneggiando così in maniera significativa la salute fisica e mentale di un individuo. Tali comportamenti tendono ad essere influenzati da una volontà costante di controllo del peso.
Per chi soffre di queste patologie, mangiare è un momento di forte ansia e paura. La cannabis ha la capacità di rilassare e calmare, stimolando l’appetito ed invogliando la persona ad assumere cibo. Le tre forme più comuni di disturbi alimentari sono: anoressia, bulimia e fame compulsiva.
Anoressia
L’anoressia è la malattia più comune e diffusa tra le persone che soffrono di disturbi alimentari. È una forma molto grave e potenzialmente pericolosa che in casi estremi può portare anche alla morte. Infatti, questa patologia porta ad una repulsione verso il cibo e ad un’eccessiva perdita di peso. Un altro fattore evidente della malattia è il conto ossessivo delle calorie che si ingeriscono.
L’anoressia è il disturbo alimentare con il più alto tasso di mortalità, 12,8% e si è stimato che il 6% dei suicidi sia di persone affette da anoressia. Le cause che fanno scaturire questa malattia non sono solo riferibili al giudizio della società con i suoi stereotipi ma anche a traumi infantili. Altre ipotesi invece riterrebbero che l’anoressia dipenda da fattori genetici e neuro biologici.
Bulimia
La Bulimia è un disturbo alimentare che alterna fasi di forte voracità a fasi depurative. La persona tende ad ingerire quantità di cibo superiori al normale per un determinato lasso di tempo e a rigettarle poco dopo. L’assunzione incontrollata avviene senza un’apparente sensazione di fame ma al contempo con un forte senso di vergogna e disagio. Dopo aver assunto cibo, di solito vi è la fase depurativa in cui o tramite autoinduzione di vomito o con diuretici e lassativi si compensa all’abbuffata. Tuttavia, la mattia non ha dei segni esterni evidenti poiché le persone che ne soffrono hanno un peso forma normale.
Fame compulsiva
La fame compulsiva è anch’essa un disturbo alimentare, molto simile alla bulimia. In questa circostanza, la persona perde il controllo delle sue abitudini alimentari e mangia in maniera smodata in un lasso di tempo molto breve. Dopo la fase di abbuffata, al contrario della bulimia non si verifica l’autoinduzione del vomito ma si verificano forti sensi di colpa, disagio e disgusto verso se stessi e il proprio comportamento. La causa principale di questo disturbo è l’incapacità di gestire le proprie emozioni, in maniera tale da rifletterle nell’assunzione di cibo.
Effetti benefici della cannabis nei disturbi alimentari
Gli effetti benefici della cannabis per i disturbi alimentari sono innumerevoli.
Una volta ingerita la cannabis, il CBD presente all’interno interagisce con i recettori del Sistema Endocannabinoide CB1 e
CB2, presenti in diversi organi del corpo tra cui lo stomaco. All’interno dello stomaco permetto l’aumento di grelina, ormone responsabile della fame. L’azione del CBD è la stessa di quando si avverte che lo stomaco è vuoto. Pertanto lo stomaco invia dei segnali al cervello, che attivano la grelina. Questo ormone viaggia dall’ipotalamo, incrementando la mobilità intestinale e la consecutiva secrezione dei sughi gastrici.
La stessa soluzione viene già prescritta per malattie come l’AIDS e il cancro poiché la cannabis permette di aumentare la sensibilità del palato e dell’olfatto e di stimolare la fame. Inoltre migliora la percezione dei sapori anche in caso di effetti collaterali come la nausea e il vomito, grazie alla sua azione antiemetica.
Uno studio pubblicato sul Biological Psycology ha mostrato come ci sia un legame tra il Sistema Endocannabinoide e i disturbi alimentari. Infatti, nella ricerca emerge come le persone affette da disturbi alimentari abbiano anche un Sistema Endocannabinoide deteriorato. Assumendo cannabis e in particolar modo CBD, si ristabilirebbe il normale funzionamento del Sistema Endocannabinoide e a contrastare le patologie di cui si soffre tra cui i disordini alimentari.
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