Anisetta Rosati, dal 1877 eccellenza di Ascoli Piceno
“emendat visum, stomachum confortat anisum”
E’ un liquore “elixir” nato come digestivo di cui sovente parlavano i giornali dell’epoca con “manifeste ed ampie approvazioni da notabilità mediche e scientifiche” come il Prof. Comm. Gaetano Mazzoni (Chirurgo consulente onorario di S.S. Leone XIII) che scrisse: “L’Anisetta Rosati… rinfrescante e digestiva… è stata molto gradita e posso assicurare che va ritenuta fra le migliori preparazioni del genere”.
La sua peculiarità è dovuta ad una diligente distillazione discontinua a bagnomaria a lenta evaporazione, di un’attenta selezione dei semi di anice verde di Castignano (Pimpinella Anisum L.) riconosciuti universalmente come i migliori e più profumati, coltivati nelle dolci colline del Piceno sospese tra mare e montagna, in soleggiati e ben drenati terreni fertili esposti a sud e rinfrescati dalla brezza dei Monti Sibilllini, raccolti a mano da abili agricoltori nelle notti del plenilunio estivo.
Le dosi proporzionate con l’aggiunta di altre spezie mediterranee provenienti da coltivazioni biologiche fanno dell’Anisetta Rosati un liquore a basso contenuto zuccherino molto gradito al palato, premiata con Medaglia d’oro alla Terza Esposizione Campionaria Mondiale di Roma del 1900 “aggiudicata dalla Giuria ad unanimità di voti”.