Una domanda che molto spesso le aziende alimentari fanno è: “ma se non faccio la formazione quali sono le conseguenze? Che multa prendo?”
Ecco la risposta di Costruire – Centro Studi e Formazione.
La normativa parla chiaro: il personale addetto alla lavorazione degli alimenti deve essere in possesso di un’adeguata preparazione sui principi igienici generali e sui pericoli derivanti da una scarsa igiene personale o da comportamenti scorretti. E’ fondamentale che anche il personale supervisore a cui è stata affidata la responsabilità di rilevare le carenze igieniche o la contaminazione dei prodotti alimentari possegga un buon livello di conoscenze.
L’OSA ha pertanto l’obbligo di predisporre ed attuare un programma di formazione tecnico-sanitaria del proprio personale, articolato a diversi livelli, anche in base alla pregressa esperienza professionale, alle pregresse formazioni e alle mansioni specifiche del personale. Nel programma di formazione dovrebbero essere affrontati almeno i seguenti argomenti: igiene del personale e delle attrezzature; procedure aziendali correlate all’autocontrollo; principi di comportamento con particolare riferimento alle azioni correttive in caso d’inconvenienti. Per i responsabili dell’autocontrollo aziendale e per i responsabili di settore, di linee di produzione e di procedure di controllo, il percorso di formazione deve comprendere un approfondimento relativo ai principi e metodi dell’autocontrollo, per una sua pratica e corretta applicazione.
La procedura di formazione deve indicare i criteri di valutazione dell’apprendimento e le azioni correttive da applicare nel caso di risultati negativi. I risultati della formazione devono essere sottoposti a valutazione dell’apprendimento, per mezzo di test o mediante l’osservazione dei comportamenti sul campo, accertando che il personale segua le regole stabilite dall’azienda relativamente all’igiene ed adotti i comportamenti idonei.
L’OSA deve documentare tutte le attività di formazione svolte, riportando la durata, la data, i temi trattati, le presenze, i docenti e i risultati della valutazione successiva. Nel caso in cui l’azienda ricorra alla prestazione d’opera di personale avventizio o impiegato stagionalmente, o in caso di turnover elevato, si dovrà comunque garantire che ogni lavoratore sia in possesso di adeguate conoscenze al fine di condurre le proprie attività in modo soddisfacente dal punto di vista igienico-sanitario ed in linea con quanto indicato nel Piano di Autocontrollo.
L’operatore del settore alimentare che non predispone di un sistema di autocontrollo HACCP (mancata formazione del personale che manipola alimenti, del responsabile alimentare, la redazione del manuale HACCP, etc.) è soggetto a sanzioni amministrative pecuniarie. Il titolare di azienda che non rispetta i requisiti generali in materia di igiene può essere punito con la sanzione amministrativa da euro 50 a euro 1.000. Il titolare dell’azienda che non predispone procedure di autocontrollo basate sui principi HACCP è soggetto a sanzioni che vanno da un minimo di euro 1.000 a un massimo di euro 6.000.
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